IL GIOCO DELL’INTELLETTO TRA LOGICA E FORTUNA
Incontro con Piergiorgio Odifreddi

Il gioco, anche quello d’azzardo, sembrerebbe agli antipodi del comportamento razionale, logico e matematico. Ma l’ingegner Dostoevskij ne “Il giocatore” lo affronta con uno spirito scientifico, anche se mal riposto, e il matematico Nash, nel film “A beaufiful mind”, discute con gli amici la miglior strategia per abbordare le studentesse al bar: la stessa che avrebbe poi sviluppato conseguendo il premio Nobel per l’economia nel 1994. A conferma di ciò che avevano già intuito Platone e Aristotele molto prima: che l’etica può essere trattata con strumenti matematici, che l’hanno ormai fatta diventare nell’ultimo secolo una vera e propria scienza.

Piergiorgio Odifreddi ha studiato matematica in Italia, Stati Uniti e Unione Sovietica, insegnato logica matematica presso l’Università di Torino e la Cornell University (Usa) e collaborato con La Stampa, Repubblica e Le Scienze. Nel 2011 ha vinto il Premio Galileo per la divulgazione scientifica. I suoi libri divulgativi più noti sono “Le menzogne di Ulisse” sulla logica, “C’è spazio per tutti” sulla geometria, e “Il museo dei numeri” sull’aritmetica. È autore di best-seller che hanno diviso i lettori tra ammiratori e detrattori, quali “Il Vangelo secondo la Scienza”, “Il matematico impertinente”, “Perché non possiamo essere cristiani” e “La democrazia non esiste”. Ha discusso per nove anni di fede e ragione con Benedetto XVI, pubblicando con il papa emerito “Caro papa teologo, caro matematico ateo” e “In cammino alla ricerca della verità”. I suoi ultimi libri scientifici sono “Pillole matematiche” e “Lampi di genio”.

Il relatore partecipa a Cambio Gioco in presenza