GIOCO D’AZZARDO: LA SOFFERENZA DEI FAMIGLIARI COME RISORSA PER LA CURA
Incontro con Leopoldo Grosso

La sofferenza cui sono sottoposte le famiglie dei giocatori d’azzardo patologici intreccia gli aspetti relazionali con quelli economici. A partire dall’impoverimento dei rapporti affettivi, fino alla costante minaccia al reddito familiare, i conviventi sono strapazzati tra le esigenze di autotutela e i tentativi di essere d’aiuto. Più ancora che in altre dipendenze, i familiari sono profondamente coinvolti e il loro apporto, in un progetto di cura, risulta spesso decisivo. I nodi da sciogliere in un percorso che risulti efficace per giocatore e conviventi sono numerosi e richiedono, ciascuno, apprendimento di capacità, costruzione e mantenimento di alleanze di lavoro e automonitoraggio.

Leopoldo Grosso è psicologo, psicoterapeuta, ha lavorato in un Ser.t dell’hinterland di Torino e nel Gruppo Abele, di cui è stato vice-presidente e presidente onorario. Nell’associazione di don Luigi Ciotti ha diretto il settore dell’Accoglienza, dagli interventi di strada alle comunità terapeutiche, per poi dedicarsi all’Università della strada, il settore di formazione. È stato docente a Ius.to in “Prevenzione e trattamento delle dipendenze” nel corso di Laurea magistrale e in “Pedagogia della devianza” nel corso di Baccalaureato in Scienze della Formazione. Ha pubblicato “Il trattamento del gioco d’azzardo” in “Giocarsi tutto” a cura di Claudia Chiavarino e “Le comunità terapeutiche per persone tossicodipendenti”, scritto con Maurizio Coletti per Edizioni Gruppo Abele, 2012.

Il relatore partecipa a Cambio Gioco in presenza