Un tempo libero, gratuito e necessario alla costruzione dell’identità, il gioco è oggi deviato da vere e proprie dittature industriali che controllano i cittadini non con le punizioni, ma condannandoli a “divertirsi da morire”: manipolazione dello sport, gaming monetizzato e gambling digitalizzato, irretiscono adulti e adolescenti. La rete offre servizi e opportunità, ma presenta anche rischi come le Internet Challenge, il Cyberbullismo e il gioco d’azzardo e spinge talvolta a forme di dipendenza e isolamento sociale. Dopo la rimozione e il diniego del problema, è ora di restituire al gioco il suo valore di tratto universale dell’umano, liberandolo dalle logiche di sfruttamento e manipolazione.